Il primo luglio inaugura a Casa Museo Jorn la mostra personale di Karin Andersen. Si tratta di un progetto artistico site-specific, ovvero creato dall’artista a partire dal luogo specifico del museo: il giardino, le stanze, gli ambienti naturali e architettonici.
Il concept della mostra trae ispirazione dall’interazione di Jorn con il tessuto socio-urbano albissolese, che ha prodotto negli anni un organismo nuovo, Casa Jorn, un sorprendente mutante “psicogeografico”, che si è evoluto (e continua a farlo) grazie alla disponibilità dell’oste (Albissola) a lasciarsi contaminare e all’abilità del simbionte (l’artista danese) di accogliere la contaminazione a sua volta e di interagire creativamente con l’oste, in modo al contempo audace e rispettoso.
L’artista tedesca inserirà temporaneamente a sua volta sculture effimere, realizzate – in accordo con la poetica del danese – con materiali di reimpiego e deperibili (carta, colla, garza, stoffa, gesso, pasta modellabile, ceramica, pittura, peli, vestiti, oggetti e sostanze varie), all’interno del macro-organismo in movimento costituito dalla casa con giardino di Jorn: i “simbionti” di Casa Jorn (“Symbjornts”) ricorderanno in diversa misura umani, animali, alieni e piante. Si tratterà di sculture leggere e autoportanti, studiate dall’artista per insinuarsi perfettamente (natura site specific e context specific dell’esposizione temporanea) in una nicchia, intorno a uno stipite, dentro una vasca, senza bisogno di fissaggio o ancoraggi. Alcuni non si vedranno subito e andranno cercati dal visitatore, altri muteranno durante la loro permanenza, in base all’esposizione a sole, pioggia, vento.
Per maggiori informazioni – https://www.amicidicasajorn.it/karin-andersen/