Ad Albissola Marina organizza l’Incontro Internazionale della Ceramica, al quale partecipano artisti di provenienza Cobra, Surrealista e Nucleare. Nella fabbrica di Tullio d’Albisola (Mazzotti), Jorn cerca di dare concretezza con la ceramica alle teorie del Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista, che egli aveva da poco creato. Nel 1957 il MIBI confluisce nell’Internazionale Situazionista, collettivo fondato da Jorn, Guy Debord, Piero Simondo e Giuseppe Pinot Gallizio.
Nello stesso anno Jorn acquista una vecchia casa contadina sulle alture albisolesi che trasformerà, con l’aiuto di Umberto Gambetta, in un’opera d’arte totale dove natura, architettura, arti decorative e plastiche si fondono.
Il crescente successo internazionale della pittura di Jorn lo porta ad esporre nelle principali capitali europee e a New York. Nel 1959, alle Ceramiche San Giorgio di Albissola Marina, realizza per il governo danese Il Grande Rilievo: un pannello murale in ceramica – 3x27m – per il Liceo Statale di Aarhus. Abbandona l’IS, fonda l’Istituto Scandinavo per il Vandalismo Comparato (1962), viaggia in Nord Europa per studiare l’arte vichinga e pubblica decine di saggi e volumi di arte e filosofia culturale.
Spirito libero e indipendente, Jorn rigetta le istituzioni artistiche tanto da rifiutare il Guggenheim Prize. Sperimenta diverse tecniche pittoriche ma anche l’incisione e la scultura. Nel 1967-68, invitato da Wifredo Lam, si reca a l’Havana e dipinge i muri interni di una banca nazionalizzata. Gira il mondo, si separa dalla seconda moglie e si unisce a Nanne, dalla quale avrà il suo ultimo figlio. Nel 1971 realizza un altro grande pannello in ceramica (Il grande mondo) per la Casa della Cultura di Randers.
Da tempo malato, muore ad Aarhus, in Danimarca, il 1° maggio 1973, lasciando in eredità al Comune di Albissola Marina la sua casa-museo e alla città di Silkeborg un museo (oggi Museum Jorn) realizzato con le sue continue donazioni di importanti opere d’arte contemporanea