Jorn concepiva l’arte e l’architettura come un insieme organico di spazio, forme, colori spontanei, liberi e vivaci in grado di migliorare la vita delle persone e della comunità. Jorn rispettava la natura, gli animali, i bambini e condivideva volentieri con essi e con gli amici i momenti di festa e di relax che alternava al tenace impegno artistico e intellettuale. Ogni opera d’arte o di decorazione all’interno e all’esterno della casa è stata decisa da Jorn. Nel caso dei muretti, dei pavimenti e delle opere edili, la messa in opera veniva affidata a Berto. Le ceramiche, le sculture e i dipinti venivano realizzati direttamente da Jorn e installati con l’aiuto di Berto. Per rivestire i pavimenti esterni, Giovanni Poggi (il torniante della fabbrica San Giorgio dove Jorn lavorava la ceramica) fece arrivare un camion di piastrelle colorate dalle Ceramiche Artistiche di Santa Margherita Ligure. Berto portò, dalla fabbrica in cui lavorava, alcuni grandi isolatori elettrici in ceramica, che Jorn utilizzò come piedistalli per esporre le sue sculture in giardino, o come tavoli sui quali mangiare all’aperto. Berto, aiutato dal nipote Angelo, spianò il terreno, costruì i muretti di contenimento per le terrazze da coltivare, mantenne l’orto, il frutteto e la vigna. Ristrutturò e modificò inoltre gli edifici, rendendoli adatti alle esigenze di Jorn e della sua famiglia.